Tematica Animali preistorici

Aturia aturi Basterot

Aturia aturi Basterot

foto 645
Foto: Antonov
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Mollusca Linnaeus, 1758

Subphylum: Conchifera Gegenbauer, 1878

Classe: Cephalopoda Cuvier, 1795

Ordine: Nautilida Agassiz, 1847

Famiglia: Aturiidae Chapman 1857

Genere: Aturia Bronn, 1838

Descrizione

Questo parente dell'attuale Nautilus era caratterizzato da una conchiglia suddivisa internamente in camere da setti, di forma discoidale, fortemente involuta (con totale ricoprimento dei giri interni da parte dell'ultimo giro) e compressa (con altezza del giro decisamente superiore alla larghezza massima), con profilo del giro sub-triangolare e ventre arrotondato. I fianchi sono appiattiti e convergenti verso il ventre con un angolo di circa 20°. L'ombelico è puntiforme e si trova all'incirca nel centro della conchiglia. La camera di abitazione è relativamente corta (circa 156° a partire dal peristoma: meno di metà dell'ultimo giro). Non vi è ornamentazione, e quindi la superficie esterna della conchiglia si presenta completamente liscia. Gli esemplari fossili, quando conservati allo stato di modello interno, mostrano delle caratteristiche linee radiali con andamento a "zigzag", che costituiscono la linea di sutura (o linea lobale). Queste linee rappresentano la traccia dell'inserzione dei setti sulla parete esterna della conchiglia, e sono caratterizzate dall'alternanza di lobi (elementi con la convessità rivolta in direzione opposta all'apertura) e selle (elementi con la convessità rivolta verso l'apertura). In Aturia, la linea di sutura è contraddistinta da lobi stretti e molto acuti e da ampie selle. Questo tipo di sutura (definita talora come sutura aturioide), decisamente più complessa di quella solitamente dritta o leggermente ricurva della maggior parte dei nautiloidi, ricorda molto quella di alcuni ammonoidi del Paleozoico, noti come goniatiti, anche se non vi è alcuna relazione filetica diretta tra i due gruppi. I setti sono strettamente ravvicinati e fortemente sinuosi, in numero di circa tredici nell'ultimo giro del fragmocono. Caratteri principali del genere Aturia. a) vedura laterale di un esemplare (modello interno) con fragmocono e camera di abitazione; b) veduta ventrale di un modello interno di fragmocono (visibile il sifone s in posizione sub-dorsale sull'ultimo setto); c) particolare e sviluppo della linea di sutura: U-zona ombelicale S-sella laterale della sutura L-lobo laterale. È evidenziata in rosso la parte della sutura visibile di solito sul fianco del modello interno. Le frecce indicano la direzione dell'apertura. È evidente la configurazione a "vortice" delle suture nella regione peri-ombelicale determinata dalle selle laterali ed estremamente cararatteristica di questo genere. La linea di sutura è caratterizzata da una sella ventrale squadrata, talora con un piccolo lobo interno (lobo ventrale) più o meno accentuato (la cui presenza e forma è diagnostica a livello specifico); a questa segue un lobo laterale molto pronunciato, stretto e angoloso, che tende a toccare il lobo corrispondente della sutura precedente; questo è seguito da un'ampia sella laterale caratteristica, semicircolare e fortemente ricurva verso l'apertura della conchiglia, e da un lobo ombelicale (non visibile normalmente per la forte involuzione della conchiglia) leggermente ondulato, bifido. La parte dorsale della sutura è caratterizzata da un'ampia sella articolata in un lobo dorsale stretto e allungato, con terminazione ad anello (lobo anulare). Il sifone era posizionato in posizione sub-dorsale, ovvero nella parte più interna del giro. Alcuni fossili di Aturia hanno conservato il colore originale presente sulla conchiglia con tracce di colore bruno distribuito in strisce simili a quelle del nautilo attuale (dotato di una conchiglia con striature radiali bruno-rossastre su sfondo bianco). È probabile che Aturia fosse un organismo pelagico e un abitatore di acque piuttosto profonde (anche se, come nelle specie attuali, la mobilità verticale poteva essere elevata); inoltre la morfologia della conchiglia, particolarmente idrodinamica, è indicativa di un nuoto piuttosto veloce. Come il nautilo attuale e la maggior parte delle specie fossili di nautiloidi, si trattava verosimilmente di un predatore.

Diffusione

Visse tra il Paleocene e il Miocene superiore (64-7 milioni di anni fa); i suoi fossili sono stati rinvenuti in tutto il mondo.

Bibliografia

–Allasinaz, A. (1982) e successive edizioni. Dispense di paleontologia sistematica. Invertebrati. CLU.
–Beu A.G. (1973). Nautiloids of the Genus Aturia from the Uppermost Miocene of Australia and New Zealand. Tohoku Univ., Sci. Rep., 2nd ser. (Geol.), Spec. Vol. no. 6 (Hatai Mem. Vol.), 297-308.
–Lukeneder A. e Harzhauser M. (2002). Shell Accumulations of the Nautilidae Aturia (Aturia) aturi (BAST.) in the Lower Miocene Paratethys (Lower Austria). Abh. Geol. B.-A., 57, 459-466.
–Teichert, C. & Matsumoto, T., 1987: The Ancestry of the genus Nautilus. – In: W.B. Saunders & N.H. Landman, (eds.): Nautilus: The Biology and Paleobiology of a Living Fossil, ch. 2, New York, p. 25-32.


02561 Data: 04/02/1985
Emissione: Fossili
Stato: Yugoslavia